Oltre la metà degli automobilisti in Francia deve affrontare le code per il post-vendita: i concessionari rischiano di perdere il business

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  • Il 55% dei proprietari di auto francesi deve fare la fila per essere visitato da un consulente di assistenza.
  • Chi risiede in Normandia ritiene di dover aspettare di più rispetto a qualsiasi altra regione, con il 68% degli intervistati che ha dovuto fare la fila.
  • Il 23% ritiene che le officine indipendenti o le catene di garage abbiano code più brevi
  • TjekvikI prodotti self-service Home e Indoor permettono ai clienti di controllare in modo sicuro l’ingresso e l’uscita del proprio veicolo, come, quando e dove vogliono.

Lunghe code nei concessionari francesi

Le code presso le concessionarie per consegnare o ritirare i veicoli per l’assistenza o la riparazione sono diventate così frequenti da interessare oltre la metà dei clienti francesi, secondo un recente sondaggio condotto a livello nazionale.

La ricerca commissionata da Tjekvik1, specialista in soluzioni digitali per il post-vendita, ha rilevato che il 55% dei proprietari di auto francesi deve fare la coda per essere visitato da un consulente di assistenza, con il 17% che fa la coda “quasi sempre”, il 32% che dice di dover fare la coda “a volte” e il 6% che la fa “ogni volta”.

L’indagine ha anche rilevato che le code tendono a colpire maggiormente le persone di determinate fasce d’età e quelle che risiedono in determinate aree. Quasi tre quarti (74%) degli automobilisti di età compresa tra i 18 e i 34 anni si trovano a dover fare la fila, rispetto ad appena il 29% di quelli di età pari o superiore ai 65 anni – potenzialmente una conseguenza del fatto che un numero minore di automobilisti anziani deve consegnare le chiavi prima di un giorno lavorativo. Gli automobilisti che risiedono in Normandia sono quelli che devono aspettare di più rispetto a tutte le altre regioni, con il 68% degli intervistati che deve fare la fila.

Aspetti negativi per i concessionari

Se da un lato queste code possono essere scomode per i clienti, dall’altro c’è la possibilità che i rivenditori finiscano per pagarne il prezzo. Secondo il sondaggio, il 26% degli intervistati si è detto d’accordo con l’affermazione “Mi rende meno soddisfatto degli standard di servizio al cliente di quel concessionario” a causa delle code, mentre un altro 23% ritiene che le officine indipendenti o le catene di officine veloci abbiano code più brevi.

La soluzione: sistemi self-service per i reparti post-vendita

Christian Mark, CEO e co-fondatore di Tjekvik, ha dichiarato: “Con molti clienti che guardano con maggiore attenzione al luogo in cui portano i loro veicoli per l’assistenza e la riparazione, mantenere buoni livelli di servizio al cliente è essenziale per mantenere l’affluenza.

“I reparti post-vendita sono aree molto frequentate dalla maggior parte dei concessionari, soprattutto nelle ore di punta, e il nostro sondaggio evidenzia che la coda per vedere un consulente di assistenza rimane un problema per molti. Grazie alla flessibilità del check-in e del check-out digitale, i clienti che non vogliono aspettare possono consegnare e ritirare le chiavi in modo rapido e sicuro”.

TjekvikI prodotti self-service Home e Indoor permettono ai clienti di controllare in modo sicuro l’ingresso e l’uscita del proprio veicolo, come, quando e dove vogliono, sia a casa con il proprio dispositivo, sia in concessionaria tramite chioschi touchscreen di facile utilizzo. Tjekvik Outdoor offre anche una soluzione di check-in e check-out senza soluzione di continuità, 24 ore su 24, sette giorni su sette.

Per saperne di più sulle soluzioni di self-service digitale di Tjekvik, visita qui

  1. Sondaggio condotto da OnePoll tra 1.000 automobilisti francesi che si rivolgono ai principali concessionari in franchising per la manutenzione e la riparazione. ↩︎

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